(27/10/14) Il 27 ottobre, in occasione della riunione dei Gruppi Merceologici (Formaggi, Burro, Polveri e Caseine), Assocaseari ha analizzato la documentazione presentata all’ultimo “Product Commitees meeting” di Eucolait sulla situazione del mercato Europeo e mondiale.
E’ stato poi aperto un dibattito tra i presenti, durante il quale sono emersi importanti spunti di riflessione.
Nel primo semestre 2014, la produzione di latte è stata consistente e in continuo aumento, a causa dei bassi prezzi dei mangimi e dei prezzi alti del latte. Le consegne di latte sono cresciute soprattutto negli Stati Membri settentrionali ed occidentali. Per quanto riguarda l’Italia, i dati relativi alla raccolta latte tra aprile e agosto 2014 registrati da AGEA evidenziano un aumento delle consegne pari al 3,73% rispetto allo stesso periodo del 2013. Qualora venisse mantenuto l’attuale trend, a fine periodo si avrebbe un esubero di circa 28.000 Tons, al quale corrisponde un prelievo supplementare di circa 750 mln di €.
Il prezzo del latte ha registrato un picco a gennaio 2014, quando ha raggiunto i 0,40 €/l. In seguito è diminuito a velocità variabile in base allo Stato Membro, senza tuttavia raggiungere il prezzo delle altre commodity. A luglio 2014, sono risultati inferiori di quasi il 5% rispetto al dato di gennaio 2014. Secondo alcuni analisti, il prezzo potrebbe scendere ulteriormente.
Il commercio mondiale lattiero-caseario nel 1° semestre 2014 è aumentato, ma non abbastanza da assorbire i quantitativi eccedenti di latte. Sono aumentate le produzioni di burro (+ 3,8%), latte in polvere (+ 24% SMP e + 16,8% WMP) e formaggio (+ 1,1%).
L’embargo russo, iniziato il 7 agosto u.s., ha peggiorato la situazione nel settore lattiero-caseario e attualmente l’offerta di formaggio nell’UE è superiore alla domanda. Il 16 settembre u.s., la Commissione Europea ha aperto lo stoccaggio privato di formaggio, che ha dovuto chiudere dopo una sola settimana (senza aver raggiunto il quantitativo massimo pari a 155.000 Tons) a causa di “un utilizzo sproporzionato dello strumento da parte dei produttori di formaggio di aree che tradizionalmente non esportano quantità così significative verso la Russia”. A Bruxelles, al 21 settembre sono state presentate domande di aiuto per 84.963 Tons; significative sono state le richieste italiane, pari a 74.254 Tons, seguite da quelle irlandesi (4.455 Tons), olandesi (6.099 Tons) e svedesi (2.376 Tons).
Nel primo semestre 2014, le esportazioni UE di formaggio sono state stazionarie, ma sono diminuite nel secondo semestre in seguito all’embargo russo. Dovrebbero continuare a calare perchè l’UE non trova mercati alternativi a quello russo. Tuttavia, la Russia difficilmente troverà alternative ai formaggi dell’UE, sia in termini quantitativi che qualitativi. L’UE (soprattutto Italia e Francia) esporta grandi quantitativi di formaggio anche negli Stati Uniti: nel 1° semestre 2014, si parla di 61.661 Tons di formaggio (+ 3,7% in più rispetto allo stesso periodo 2013).
Nel 1° semestre 2014, nell’UE è aumentata anche la produzione di burro. I prezzi hanno subito un calo in seguito all’embargo russo, ma attualmente stanno leggermente recuperando in alcuni Stati Membri. I quantitativi di burro all’ammasso privato sono scarsi. Vista la notevole volatilità dei prezzi e i bassi aiuti offerti dall’UE, i produttori di burro sono restii a stoccare il proprio prodotto per non vincolarsi e per essere pronti a reagire con immediatezza al mercato. Attualmente, sono state stocate 17.390 Tons di burro. I Paesi che hanno usufruito maggiormente di tale regime sono Irlanda (7.826 Tons), Paesi Bassi (5.749 Tons) e Belgio (1.875 Tons).
Le esportazioni di burro sono aumentate a livello mondiale e si prevede che continueranno a crescere.
I prezzi del latte scremato in polvere (SMP), sia destinato al consumo umano che all’alimentazione animale, stanno diminuendo. Anche in questo caso, i quantitativi all’ammasso privato sono scarsi, infatti ad oggi sono state stoccate 10.132 Tons di prodotto di cui 6.690 Tons in Germania, 1.937 Tons in Lituania e 1.058 Tons in Spagna.
Nel 1° semestre 2014, le esportazioni di SMP dall’UE sono aumentate del 60% e si prevede che continuino a crescere. I principali sbocchi di tale mercato sono l’Africa, il Medio Oriente e l’Asia.
Anche l’esportazione di WMP dell’UE è aumentata ma in modo meno significativo (+ 13% rispetto allo stesso periodo del 2013) e si prevede che continuino a crescere.
Il mercato del siero è in equilibrio anche se la produzione è leggermente scarsa. I prezzi sono stabili e le esportazioni in leggera crescita (soprattutto verso l’Asia).
Nel 1° semestre 2014, il commercio delle caseine è diminuito del 40% a causa della diminuzione dell’export dei principali esportatori (Argentina, Bielorussia, Australia e India). La produzione nell’UE di caseina presamica è aumentata, mentre è diminuita quella di caseina acida e di caseinati. I prezzi delle caseine in Germania sono piuttosto stabili. L’andamento dei prezzi mondiali delle caseine è stato in costante aumento nel 2013, dopo di che ha iniziato a calare lentamente.